Spiedini speziati di pollo e patata americana

Vi era piaciuta la ricetta dei nostri spiedini di calamari, lime e zenzero? Oggi parliamo sempre di spiedini, ma vi proponiamo una versione autunnale, a base di petto di pollo, patata americana e spezie a volontà!
Ingredienti per 2
300 gr di petto di pollo
1 patata americana (piccola)
2 carote
2 spicchi d'aglio
2 cucchiai d'olio evo
2 cucchiai di salsa di soia Tamari
1 cucchiaino di miele
paprika dolce
sale, pepe

Preparazione
Pelate la patata americana e le carote, tagliatele a tocchetti (la grandezza di una noce) e cuocetele a vapore, facendo attenzione a non eccedere con i tempi di cottura (devono rimanere croccanti).
Tagliate il petto di pollo a tocchetti grossi come una noce, metteteli in una ciotola, cospargeteli abbondantemente di paprika e conditeli con l'olio, l'aglio sbucciato, la salsa di soia e il miele. Terminate salando e pepando. Coprite la ciotola con la pellicola e lasciate il tutto a macerare per un'oretta.
Trascorso questo tempo prendete degli spiedini di legno e infilzate i dadi di pollo, alternandoli con tocchetti di carote e patata americana. Ponete gli spiedini su una teglia foderata di carta da forno e spolverizzateli nuovamente con la paprika.
Cuocere nel forno già caldo (200°) per 25 minuti, avendo cura di girarli a metà cottura.
Buon appetito,
Caterina

Vellutata di cavolfiore e zenzero

Lo sfrigolio di porro, carote e salvia che rosolano in padella, le penne che scribacchiano sul foglio e che si segnano appunti e ingredienti, i cucchiai tuffati nella ciotola di mousse al cioccolato, i sorrisi, le risate, le domande curiose, gli assaggi assorti, la condivisione di aneddoti e ricette…
Questi sono alcuni frammenti che vogliamo conservare della bellissima serata trascorsa lunedì con Stefano e Fiorenza di Mamma Natura e con tutte le partecipanti allo show cooking di cucina naturale autunnale. Tra le varie ricette realizzate, c’è anche questa: una vellutata cremosa di cavolfiore e patate, a cui abbiamo aggiunto dello zenzero e dei germogli di porro che gli hanno conferito un carattere più deciso e una punta piccante.
Vi lasciamo con questa ricetta, adattissima per riscaldare pancia e cuore nelle umide serate autunnali e con qualche scatto dello show cooking da Mamma Natura…
show cooking
show cooking
IMG-20151026-WA0014 show cooking IMG-20151026-WA0001   mousse
Vellutata di cavolfiore e zenzero
Ingredienti per 2
1 cavolfiore piccolo
1 grossa patata
1 cipolla bianca
1 gambo di sedano
Sale rosa dell’Himalaya
Radice di zenzero fresco (oppure zenzero in polvere)
2 cucchiai di Olio evo
Per decorare: erba cipollina, germogli di porro
vellutata
Preparazione
Sbucciate la patata e tagliatela a cubetti. Mondate il cavolfiore e riducetelo a pezzettoni, eliminando solo la foglia esterna.
In una pentola capiente scaldate l’olio extravergine d’oliva e soffriggete la cipolla e il sedano tritati grossolanamente. Aggiungete il cavolfiore e le patate, coprite con un litro di acqua salata e fate bollire per una quarantina di minuti (controllate con una forchetta se il cavolfiore e la patata risultano morbidi prima di spegnere il fuoco). Nel frattempo sbucciate e grattugiate lo zenzero (oppure aggiungete un cucchiaino scarso di zenzero in polvere).
Lasciate raffreddare e frullate nel robot o con il frullatore ad immersione, fino ad ottenere una vellutata fluida e senza grumi.  Riscaldate, impiattate e cospargete con erba cipollina tritata e germogli di porro.
Buon appetito,
Caterina

Grano saraceno con cavolo romano e alici

Sapete già quanto noi di fEATness adoriamo le schiscette sane e sfiziose; questo sarà addirittura il tema dello showcooking che terremo sabato da Biomì!
Se avete voglia di passare a salutarci (la partecipazione è gratuita!) tutte le informazioni sull'evento le trovate qui.
A proposito di showcooking, vi segnaliamo poi quello che terremo lunedì prossimo da Mamma Natura: realizzeremo un menu' autunnale  con ingredienti di stagione e al termine del corso ci papperemo quanto preparato!
Ci divertiremo, per cui non fatevelo scappare e iscrivetevi quanto prima chiamando Lorena al numero 3402959766 per partecipare;se volete saperne di più, qui spieghiamo tutto per bene.
Terminate le comunicazioni di servizio, a voi la ricetta della schiscetta di oggi!
Grano saraceno con cavolo romano e alici
grano saraceno
Ingredienti per 2
 100 gr di grano saraceno
8 filetti di alici sott'olio
1/2 cavolo romano
2 spicchi d'aglio
sale, pepe
Preparazione
 Mondate il cavolo romano tenendo da parte le cimette.
Riempite una pentola d'acqua, salatela e portatela a bollore. Aggiungete le cimette e fate cuocere per una decina di minuti da quando l'acqua bolle. Con l'aiuto di una schiumarola, recuperate le cimette e ponetele in un contenitore a parte; lasciate sul fuoco la pentola e nella stessa acqua di cottura del cavolo romano lessate il grano saraceno seguendo il tempo indicato sulla confezione (circa 18 minuti).
Scolate il grano saraceno e fate raffreddare.
In una padella mettete le alici sott'olio e gli spicchi d'aglio e fate cuocere a fiamma bassa per qualche minuto, mescolando con il cucchiaio di legno in modo che le alici si "spappolino" (passatemi il termine, rende bene l'idea!!).
Una volta che le alici si saranno sciolte aggiungete il cavolo romano; fate saltare a fiamma vivace per qualche minuto, insaporendo con sale e pepe a piacere.
Togliete dal fuoco e versate in padella il grano saraceno, mescolando bene in modo che si amalgami con il condimento.
Servite tiepido.
Buon pranzo al sacco!
Caterina

Chips di mela speziate

Adoro sgranocchiare manciate di chips croccanti, soprattutto quando posso farlo a cuor leggero, sapendo che non mi sto impigozzando di junkfood ma sto mangiando qualcosa di leggero, sano e naturale.
Qui vi avevo dato un’ideuzza per delle chips di verdure salate, adatte per l’happy hour; oggi invece vi lascio una ricetta per una dolce merenda light. Ero indecisa se utilizzare o meno l’essiccatore per realizzare queste chips; alla fine la golosità (ero impaziente di assaggiarle quanto prima!) ha avuto la meglio. In più la giornata uggiosa e umida ben si prestava ad accendere il forno, che infatti ha diffuso un tepore e un profumo delizioso di spezie e caramello per tutta la cucina.
La ricetta è semplicissima: per farla vi serviranno delle mele (potete eventualmente sostituirle con le pere) e qualche spezia; io ho utilizzato zenzero in polvere, cannella e un pizzico di noce moscata, ma si prestano benissimo anche la vaniglia, i chiodi di garofano (hanno un sapore e un odore molto intenso, attenti a non eccedere!) e la fava tonka.
La croccantezza delle chips dipende dallo spessore delle fette e dai tempi di permanenza in forno: se volete ottenere chips che crocchiano sotto i denti utilizzate la mandolina per ottenere fettine sottilissime e, dopo la cottura, lasciatele raffreddare in forno; al contrario se le preferite più morbide, tagliate la mela a fette con il coltello (un cm di spessore) ed evitate di lasciarle seccare in forno una volta cotte.
A voi la ricetta, spero vi piaccia!


































Chips di mela speziate (senza zucchero)

Ingredienti per 1

1 mela renetta
1 cucchiaio di cannella
1 cucchiaino di zenzero in polvere
1 spolverata di noce moscata
buccia di limone bio grattugiata



















Preparazione
Preriscaldate il forno a 200°. Lavate la mela ed eliminate il torsolo con l'attrezzo apposta (link) o con un coltello.
Con la mandolina ricavate delle fettine sottilissime e disponetele su una teglia foderata di carta da forno.
In un piccolo vasetto per la marmellata inserite il mix di spezie e la buccia di limone, chiudete con il coperchio e agitate bene il barattolo per amalgamare le spezie tra loro. Con un setaccio cospargete metà della polvere di spezie sulle fettine di mela.
Infornate a 150° e cuocete per mezz'ora. Estraete la teglia, girate le fettine di mela e cospargete con la restante polvere. Cuocete per altri 30 minuti (tenete sempre controllate le chips; qualora tendessero a scurirsi diminuite ulteriormente la temperatura ).
Buona merenda!
Caterina

Ravioli gluten free al porro, prosciutto e noci (non indicati per il percorso di dimagrimento)

Ovvero una di quelle carte vincenti da sfoderare quando avete un’occasione importante da festeggiare o un ospite speciale a cena..o volete farvi perdonare qualcosa (tipo aver rotto un paio di elettrodomestici durante lo spignettamento quotidiano in cucina).
Questa ricetta è della mia mamma; io l’ho alleggerita andando ad eliminare la panna e il burro contenuti nel ripieno dei ravioli e nel sugo di condimento.
Il risultato è ottimo lo stesso, molto più leggero ed è adatto anche a chi è intollerante al lattosio; guardando l’elenco degli ingredienti noterete che è presente il pecorino, il quale però  uno di quei formaggi (come il parmigiano per esempio) che hanno subito un processo di stagionatura durante il quale il lattosio viene scisso in altre molecole e quindi non risulta più presente.
E a proposito di intolleranze, essendo realizzati con farine gluten free, questi ravioli sono perfetti anche per i celiaci.
Solo una piccola puntualizzazione: questa si discosta un po’ dalle ricette che solitamente proponiamo: non è proprio di immediata esecuzione e risulta più calorica (certo, non come la versione originale!) rispetto alle altre preparazioni fEATness. Non è quindi un piatto indicato per un percorso di dimagrimento, nè rientra nella nostra alimentazione di tutti i giorni… Ma per le occasioni importanti è perfetto!


Ravioli al porro, prosciutto e noci 
Ingredienti per 3
Per la pasta
150 gr di farina senza glutine (io ho utilizzato Mix it! Universal della Schar)
1 uovo
Per il ripieno
1 cucchiaio d’olio extravergine d’oliva
1 porro
100 gr di prosciutto cotto (senza glutine e senza lattosio) a fette
Per il condimento
2 cucchiai d’olio extravergine d’oliva
60 gr di pecorino stagionato
1 pugno di noci
sale, pepe

Preparazione
 In una terrina sbattete l’uovo con la forchetta, aggiungendo gradualmente la farina e un pizzico di sale.
Unite, poco alla volta, un po’ d’acqua all’impasto e continuate ad impastare con le mani fino ad ottenere un composto liscio.
Avvolgete nella pellicola e fate riposare per circa 20 minuti.
ravioli
Nel frattempo preparate il ripieno: affettate sottilmente i porri e soffriggeteli per qualche minuto in padella con un cucchiaio d’olio.
Aggiungete un paio di cucchiai d’acqua, coprite con il coperchio e cuocete per una decina di minuti. Unite infine il prosciutto cotto tagliato a julienne e terminate la cottura (altri 5 minuti).
ravioli
Stendete l’impasto su un tagliere di legno, precedentemente infarinato, con l’aiuto di un mattarello. Con un coppapasta ricavate dei dischetti e ponete al centro di questi mezzo cucchiaino di ripieno di porri e prosciutto. Bagnate la parte esterna dei dischetti con dell’acqua (servirà per impedire che si aprano in cottura) e sovrapponete un altro dischetto per chiudere il raviolo. Sigillate i bordi con i rebbi di una forchetta.
In una pentola capiente portate a bollore dell’acqua salata, gettate pochi ravioli alla volta e aspettate che risalgano in superficie; estraeteli con l’aiuto di una ramina e teneteli da parte. Una volta cotti tutti i ravioli, saltateli in una padella con due cucchiai di olio extravergine d’oliva per un paio di minuti, unite il pecorino grattugiato e le noci tritate, pepate e servite.
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Buon appetito!
Caterina

Risuppa con erbette e pecorino

Suvvia, passatemi questo neologismo.
Dopo 10 minuti trascorsi fissando con sguardo vacuo lo schermo in preda ad un amletico dilemma (lo chiamo risotto o zuppa?), sono arrivata alla conclusione che la fusione dei due termini è quella che meglio rappresenta questo risotto, che ha la consistenza di una zuppa densa e cremosa.

La risuppa è uno di quei piatti che, nonostante la scia di nebbiapioggiafreddoumidità che si porta appresso, ti fanno quasi voler bene all’autunno. Una tazza fumante di risuppa che scalda le mani e la pancia, da sorbellare accoccolati sul divano con un plaid peloso sulle ginocchia, risulta inoltre un ottimo rimedio contro la nostalgia estiva e i malanni di stagione. Davvero. Ve lo confermerà anche il vostro medico ;-)


Da fare è semplicissima: il procedimento è quello di un risotto, ma necessiterà di essere irrorata più spesso; non siate quindi avari con il liquido di cottura. Io avevo voglia di qualcosa che avesse un gusto delicato; per bagnare il riso ho quindi utilizzato l’acqua di cottura delle erbette. Se preferite un sapore più deciso potete sostituirla con brodo di verdure.

Son pesante, lo so, ma continuo a ripeterlo: cercate di utilizzare sempre riso (e più in generale cereali) semi integrali o integrali: la raffinazione e brillatura portano alla perdita di vitamine, come ad esempio la niacina (che abbassa il colesterolo) e la riboflavina (che ha un ruolo fondamentale  nel metabolismo energetico).

Nel riso raffinato anche la quantità di sali minerali diminuisce, abbassandosi del 70%, così come il contenuto di fibra alimentare che sparisce quasi del tutto (e ricordiamo che la fibra ha un ruolo fondamentale nel miglioramento del livello di glucosio e lipidi nel sangue).

Se non vi ho persuaso del tutto, vi rimando all’intervento del professore Franco Berrino, epidemiologo presso l’Istituto nazionale dei tumori di Milano; sono sicura che risulterà più convincente!

Buona risuppa!


Risuppa con erbette e pecorino

Ingredienti per 2

120 gr di riso semi integrale
3 manciate di erbette miste (io ho utilizzato spinaci, cicoria e anche un po’ di verza)
1 carota
1 cipolla bianca
60 gr di pecorino
Sale marino integrale, pepe
1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva

Procedimento

Cuocete a vapore, per una decina di minuti, le erbette. Conservate l’acqua di cottura.
Tritate la carota e la cipolla e fate soffriggere in una padella con l’olio extravergine. Aggiungete il riso e fate tostare a fiamma vivace per qualche minuto. Sfumate con l’acqua di cottura, unite le erbette e salate il tutto.
Cuocete il riso per almeno una ventina di minuti (seguite in ogni caso il tempo di cottura indicato nella confezione), tenendolo sempre bagnato con l’acqua di cottura, senza lasciare che si asciughi troppo.
A cottura ultimata regolate di sale e pepe, spegnete il fuoco e mantecate con il pecorino grattugiato. Tenete coperto per un paio di minuti prima di servire.

Caterina

Pollo all’arancia e semi di papavero con verdurine saltate

In realtà il titolo di questo post dovrebbe essere “Un frigo vuoto e una cena da preparare: storie di ordinaria magia in cucina”.
Quando ho aperto il frigorifero ieri sera e mi sono soffermata a valutarne il contenuto (cosa che mi ha portato via due secondi netti dal momento che conteneva una manciata di solitari e sparuti ingredienti), automaticamente ho agguantato il telefono già orientata ad un take away (ho scoperto da poco That’s Vapore, lo conoscete? E’ un piccolo locale in zona Porta Vittoria specializzato in cestini -davvero sfiziosi- di pasta, carne, pesce e verdure cotti al vapore).
Avendo però, tra i pochi superstiti del frigo, un petto di pollo e temendo di non riuscire ad utilizzarlo nei giorni seguenti, ho deciso di cucinarlo.
Come sapete mangio raramente carne, ma il petto di pollo è un ingrediente che apprezzo per la sua delicatezza e versatilità.
Mi piace molto cucinarlo a vapore e poi arricchirlo con un’emulsione particolare e profumata (doveroso sbizzarrirsi con la fantasia: io ho provato versioni agrumate o speziate o agrodolci…), in cui lasciare macerare la carne in modo che si ammorbidisca e ne assorba i profumi e il gusto.
Così è nata questa ricetta svuota frigo, che si rivelata davvero un’inaspettata soddisfazione! E’ piaciuta anche ad Ornella, la nostra nutrizionista, che ha suggerito di accompagnarla con una fetta di pane integrale in modo da rendere il pasto del tutto bilanciato.
Fatemi sapere se piace anche a voi!

Pollo all’arancia e semi di papavero con verdurine saltate

Ingredienti per 2
300 gr petto di pollo
4 carote
1 grosso porro
2 cucchiai di olio Evo
1 cucchiaio di salsa di soia Tamari
1 cucchiaino di semi di papavero
1 arancia BIO
sale, pepe
pollo all'arancia
Preparazione
Tagliate il pollo in grossi cubetti e cuocetelo a vapore per una decina di minuti.
Nel frattempo gratuggiate l’arancia, tagliatela in due e spremetela.
Mettete la buccia grattugiata e il succo dell’arancia in un barattolo, aggiungete un pizzico di sale e pepe, i semi di papavero, la salsa di soia e un cucchiaio di olio Evo. Chiudete con il coperchio e scuotete più volte il barattolo in modo che gli ingredienti si amalgamino tra loro.
Con questo condimento bagnate il pollo (che avrete messo in una ciotola) coprite con la pellicola e lasciatelo macerare per una mezz’oretta.
Nel mentre, tagliate il porro a rondelle e con l’aiuto di un pelapatate ricavate delle strisce sottili dalle carote.
In una padella fate saltare le carote e il porro in un cucchiaio d’olio, a fiamma alta per una decina di minuti; dovranno rimanere croccanti. Rovesciate le carote e il porro nel piatto da portata e nella stessa padella fate rosolare per 5 minuti il pollo, a fiamma alta, con il succo in cui era immerso.
Servite caldo.
Buon appetito!
Caterina

Un contorno sfizioso: tartare di zucchine e avocado

Prima, mentre realizzavo questa ricetta, mi rigiravo in bocca la parola Tartare, pensando a come fosse piacevole questo suono, così scandito e ritmato.
Sapete qual è il suo significato? Tartare indica una preparazione a base di carne cruda tritata, che pare debba il suo nome ai Tartari. Questi  guerrieri nomadi dell’Asia Centrale erano soliti trasportare, durante gli spostamenti a cavallo, pezzi di carne che, dopo ore di attrito contro la sella, risultavano praticamente macinati e, così ammorbiditi, pronti per essere mangiati.
Che sia realtà o leggenda non mi è dato saperlo, quello che posso dirvi con certezza è che per realizzare questa tartare non avrete bisogno di procurarvi un cavallo e una sella ;-P
In realtà, neppure la carne vi servirà; vi mostro infatti la mia personale versione di tartare, che della ricetta originale (in cui la carne – di manzo- viene tritata finemente, fatta marinare nel limone e amalgamata con cipolla, capperi, senape ed uovo) mantiene la forma, la consistenza morbida e scioglievole (passatemi il termine, rende bene l’idea) e la lavorazione della materia prima (nella mia rivisitazione, le verdure e non la carne).
Eccovi quindi ingredienti e preparazione della Tartare a modo mio: vegana, crudista e gluten free.
tartare vegana
Tartare di zucchine e avocado con insalata di spinaci e pinoli
Ingredienti per 2
1 zucchina
1 avocado
1 cipollotto
1/2 limone
1 manciata di spinacini freschi (o misticanza)
2 cucchiai di pinoli
sale, pepe
erba cipollina

Preparazione
Sbucciate  l’avocado e tagliatelo a dadini di 5 mm, affettate sottilmente il cipollotto, grattugiate la zucchina.
Mettete l’avocado, il porro e la zucchina in una ciotola, aggiungete il succo di limone e l’erba cipollina tritata. Salate e pepate.
Disponete la tartare in un coppa pasta, decorate con l’erba cipollina.
Accompagnate la tartare con gli spinacini freschi cosparsi di pinoli.
tartare vegana
Buon appetito!
Caterina

Torta di mele e cannella…in tazza! (versione vegana) (non adatta al percorso di dimagrimento)

Era da un sacco di tempo che sognavo di fare una Mug Cake.

Si, proprio lei, quell’adorabile torta in tazza (o tazza di torta, se preferite) che si ottiene in soli due minuti di cottura al microonde e che già da un po’ spopola sul web. Non avevo ancora provato perché la maggior parte delle versioni viste prevedeva un quantitativo spropositato di uova, burro e zucchero e temevo che il ridurre o eliminare questi ingredienti impedisse alla magia di compiersi.

Oggi, finalmente, sono riuscita a fare un po’ di sperimentazioni; ho provato una variante più leggera, eliminando le uova e sostituendo l’olio al burro e il latte vegetale (di soia) a quello animale.. ed ecco far capolino, dal bordo della mia tazza londinese, una deliziosa Vegan Mug Cake!

Una torta fatta in casa che richiede 2 minuti di preparazione+2 minuti di cottura, non è un sogno?
Potete prepararla la mattina appena svegli (sisi- lo-so, nessuno, nel delirio mattutino, ha il tempo di mettersi a preparare una torta, ma il bello della Mug cake è proprio questo, che non vi richiede tempo!) in modo da fare colazione con una fumante e profumata tortina home made: vi basterà prendere la vostra tazza preferita (più la tazza è bella, più viene buona!), schiaffarci dentro tutti gli ingredienti, mescolare con energia e cuocere per 2 minuti (due davvero..!) in microonde alla massima potenza.

Et voilà una colazione coccolosa, ricca di fibre e con un ridotto contenuto di grassi saturi.


Torta di mele e cannella…in tazza!

Ingredienti per 1
4 cucchiai di farina di riso integrale
½ cucchiaino lievito
1 cucchiaio di zucchero di canna
3 cucchiai di latte vegetale
1 cucchiaio di olio di semi
2 cucchiai di purea di mela*
½ cucchiaino di cannella in polvere
Per la purea di mele*: sbucciate una mela, tagliatela a dadini e ponete il tutto in un contenitore adatto al  microonde. Aggiungete un cucchiaio d’acqua e cuocete nel forno a microonde alla massima potenza per 5 minuti. Quando i dadini di mela si sono completamente ammorbiditi, schiacciateli con una forchetta riducendoli in poltiglia.

Preparazione
Unite tutti gli ingredienti  (eccetto la cannella) in una tazza (adatta al microonde), mescolate bene avendo cura di disfare gli eventuali grumi. Quando avrete ottenuto una pastella fluida, inserite la tazza nel microonde alla massima potenza per 2 minuti.

Spolverizzate con la cannella, fate raffreddare una decina di minuti e mangiate!

Caterina

Peperoni ripieni di quinoa rossa e pecorino

Dopo la ricetta delle barchette di melanzane, un'altra idea per delle guduriose verdure ripiene!
peperoni ripieni

Peperoni ripieni di quinoa rossa e pecorino

Ingredienti per 1
2 peperoni (possibilmente uno grosso e uno piccolo)
40 gr di quinoa rossa
1/cipolla
1 manciata di pecorino grattugiato
1 cucchiaio d’olio extravergine d’oliva
Sale, pepe

Preparazione
Prendete il peperone più piccolo, lavatelo, eliminate il picciolo e tagliatelo a dadini, avendo cura di eliminare i semi e le parti bianche.
Tritate la cipolla, trasferitela in padella con l’olio e fate soffriggere il tutto per qualche minuto. Aggiungete il peperone e la quinoa e fate cuocere a fiamma vivace per 5 minuti, mescolando spesso. Trascorso questo tempo, aggiungete acqua necessaria a ricoprire la quinoa, abbassate la fiamma e fate cuocere per una ventina di minuti, fino a quando la quinoa non assorbe completamente l’acqua.
Nel frattempo private il restante peperone della calotta, eliminate i semi e cuocete a vapore per una decina di minuti.
Quando la quinoa sarà cotta, correggete di sale, aggiungete il pecorino e riempite il peperone. Ponete in una teglia e cuocete in forno a 180° per 20 minuti.
Buon appetito,
Caterina

Miglio con pesche, vaniglia e noci

Dopo due settimane di vacanza nella mia bella Ferrara, sono rientrata a Milano portando con me un po’ della mia terra: zucche violine, ortaggi e una cassetta piena di pesche dolcissime.
Queste le ho utilizzate per prepararmi una colazione power per ributtarmi al meglio nel trantran milanese: un porridge di miglio, un cereale alcalinizzante ricco di sali minerali, a cui ho aggiunto un pugnetto di noci, ottimi antiossidanti per il loro elevato contenuto di omega 3.
Quando preparo il porridge (che sia di miglio, di quinoa o di amaranto) mi piace portare a cottura il cereale scelto assieme alla frutta: adoro la consistenza morbida della frutta cotta e l’odore caramellato che rilascia. E’ vero però che la cottura tende a distruggere gli enzimi, le vitamine e i minerali in essa contenuta; per una colazione più energetica aggiungete quindi la frutta cruda, in modo da mantenere inalterato il suo concentrato nutritivo.
Vi lascio le dosi per una colazione per 1; io le ho triplicate in modo da avere “coperte” 3 mattine (non è meraviglioso svegliarsi sapendo di avere la colazione già pronta ed evitare di mettere a spignettare?).


Miglio con pesche, vaniglia e noci
Ingredienti per 1
40 gr di miglio
1 pesca
3 noci
1 bicchiere di latte di mandorle
a piacere, stevia per dolcificare
1 cm di stecca di vaniglia
Preparazione
Ponete il miglio in un pentolino, aggiungete 3 bicchieri d’acqua. Fate cuocere per una decina di minuti, trascorso questo tempo aggiungete il latte di mandorle e la vaniglia (tagliate in due la stecca e prelevate con un coltello i semini neri che contiene) e cuocete per altri 10 minuti.
Togliete il miglio dal fuoco e fate raffreddare (dolcificate a piacere con la stevia). Nel frattempo tagliate la pesca a dadini e spezzettate grossolanamente i gherigli di noci; unite il tutto al miglio e servite.
Caterina

Barchette di melanzane, olive e ricotta salata

Dopo l’insalata caprese di cereali e la parmigiana di melanzane alla nostra maniera, un’altra preparazione dal sentore mediterraneo: melanzane ripiene di ricotta salata, patate e olive nere. Un piatto unico ben bilanciato grazie alla presenza dei grassi (monoinsaturi e quindi “buoni”) dell’olio evo, le proteine della ricotta salata e i carboidrati di verdure e patate.
Fatemi sapere se vi piace e se sperimentate delle varianti!

Barchette di melanzane, olive e ricotta salata
Ingredienti per 2
2 melanzane lunghe
1 patata
1 manciata di olive nere
1 mazzetto di basilico
1 cipolla
80 gr di ricotta salata/pecorino
2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
Sale, pepe
Preparazione
Lavate le melanzane, eliminate le estremità e tagliatele in due.
Con un coltello affilato, scavate la polpa all’interno della melanzana ed estraetela, facendo attenzione a non forare la buccia. Conservate gli involucri di melanzane, spolverizzateli con il sale e lasciateli nello scolapasta fino a quando non vi serviranno
Tagliate in piccoli dadini la polpa estratta dalla melanzana e la patata (a cui avrete precedentemente tolto la buccia). Affettate sottilmente la cipolla.
In una padella, rosolate la cipolla in due cucchiai d’olio extravergine d’oliva, aggiungete le melanzane e la patata e fate cuocere a fiamma bassa e con il coperchio per una ventina di minuti, aggiungendo un paio di cucchiai d’acqua qualora le verdure tendessero ad attaccarsi. Trascorso questo tempo, salate e pepate, togliete dal fuoco e aggiungete il basilico tritato, le olive tagliate a rondelle e il formaggio grattugiato.
Riempite gli involucri di melanzane con questo composto e infornate a 180° per 30 minuti.






























Buon appetito!
Caterina